Valentina Salvini

Psicoterapeuta a orientamento junghiano

Valentina Salvini

Psicoterapeuta ad orientamento
junghiano

La terapia analitica junghiana

La terapia analitica junghiana​

L’approccio psicoterapeutico analitico junghiano si avvale degli studi e degli insegnamenti di Carl Gustav Jung (1875-1961), attribuendo particolare importanza alle immagini provenienti dalle profondità dell’inconscio, ai sogni e ai simboli emergenti dal Sé, ovvero la parte più autentica dell’uomo, bisognosa di espressione e realizzazione, ai fini dell’equilibrio e del benessere psichici.

Un percorso di conoscenza di sé richiede costanza settimanale, responsabilità, impegno e propensione all’analisi delle dinamiche psicologiche e comportamentali che ogni giorno mettiamo in scena sul palcoscenico della vita

L’approccio psicoterapeutico analitico junghiano si avvale degli studi e degli insegnamenti di Carl Gustav Jung (1875-1961), attribuendo particolare importanza alle immagini provenienti dalle profondità dell’inconscio, ai sogni e ai simboli emergenti dal Sé, ovvero la parte più autentica dell’uomo, bisognosa di espressione e realizzazione, ai fini dell’equilibrio e del benessere psichici.

Un percorso di conoscenza di sé richiede costanza settimanale, responsabilità, impegno e propensione all’analisi delle dinamiche psicologiche e comportamentali che ogni giorno mettiamo in scena sul palcoscenico della vita

Di cosa mi occupo?

Rivolgo la mia attività al trattamento dei disturbi della personalità, con particolare riferimento alla dimensione borderline, narcisista e sociopatica, in età adolescenziale e adulta. Studio le possibili applicazioni dell’interpretazione psicoanalitica del sogno alla prevenzione della devianza.

I sintomi: un campanello d’allarme

Attacchi di panico, depressione, dipendenze, disturbi alimentari, difficoltà relazionali, ogni sintomo parla di noi e della nostra personalità. Intraprendere un percorso di psicoterapia spesso è una necessità che nasce dall’insorgenza di un malessere psicofisico classificabile dal punto di vista diagnostico, ma il cui significato è sempre peculiare del singolo individuo e della sua storia di vita; ritrovare il senso unico e irripetibile dell’esistenza di ciascuno consentirà la guarigione e al contempo la modifica dei comportamenti disfunzionali.

Di cosa mi occupo?

Rivolgo la mia attività al trattamento dei disturbi della personalità, con particolare riferimento alla dimensione borderline, narcisista e sociopatica, in età adolescenziale e adulta. Studio le possibili applicazioni dell’interpretazione psicoanalitica del sogno alla prevenzione della devianza.

I sintomi: un campanello d’allarme

Attacchi di panico, depressione, dipendenze, disturbi alimentari, difficoltà relazionali, ogni sintomo parla di noi e della nostra personalità. Intraprendere un percorso di psicoterapia spesso è una necessità che nasce dall’insorgenza di un malessere psicofisico classificabile dal punto di vista diagnostico, ma il cui significato è sempre peculiare del singolo individuo e della sua storia di vita; ritrovare il senso unico e irripetibile dell’esistenza di ciascuno consentirà la guarigione e al contempo la modifica dei comportamenti disfunzionali.

La porta sul sogno di Valentina Salvini

“È sulla porta della stanza d’analisi che la devianza, il crimine e la personalità liminale fanno oggi il loro quotidiano ingresso, sovvertendo ogni genere di setting o fondamento teorico precostituito. È per tali ragioni più che mai necessario affidarsi al sapere più antico, archetipico, essenziale, elaborato dagli alchimisti, accogliere l’ignota fenomenologia di una sempre più concreta sincronicità e del mistero insito nella dimensione psicoide, che si materializza in veste di terza presenza, tra noi e l’altro, ben oltre ogni dinamica di transfert e controtransfert; occorre soprattutto tornare all’Origine, nelle fauci della Grande Madre Terribile, per poter affrontare le nuove forme del Male, portando avanti con coraggio la ricerca clinica, fuori e dentro di noi, tramite l’ausilio del più sacro e veritiero strumento analitico: il sogno”

“È sulla porta della stanza d’analisi che la devianza, il crimine e la personalità liminale fanno oggi il loro quotidiano ingresso, sovvertendo ogni genere di setting o fondamento teorico precostituito. È per tali ragioni più che mai necessario affidarsi al sapere più antico, archetipico, essenziale, elaborato dagli alchimisti, accogliere l’ignota fenomenologia di una sempre più concreta sincronicità e del mistero insito nella dimensione psicoide, che si materializza in veste di terza presenza, tra noi e l’altro, ben oltre ogni dinamica di transfert e controtransfert; occorre soprattutto tornare all’Origine, nelle fauci della Grande Madre Terribile, per poter affrontare le nuove forme del Male, portando avanti con coraggio la ricerca clinica, fuori e dentro di noi, tramite l’ausilio del più sacro e veritiero strumento analitico: il sogno”

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