“Sia la psicoanalisi che la criminologia si dedicano alla osservazione ed alla interpretazione degli indizi; ma si servono di indizi differenti, e li adoperano in maniera differente.” Theodor Reik

Compito del criminologo clinico è quello di possedere e fornire una visione unitaria del singolo caso in cui confluiscano più approcci:

•  giuridico
• psicologico
•  sociologico

L’analista di un tempo poneva esclusivamente su un piano simbolico l’intero percorso psicoterapeutico, avvalendosi dello strumento della metafora e dell’uso esclusivo della parola, laddove oggi una maggiore gravità delle patologie psichiche richiede indubbiamente non soltanto il ricorso a strumenti differenti, quali l’analisi del piano emotivo che si dispiega tra paziente e analista, ma anche della conoscenza specifica dell’area giuridica in materia di reati contro la persona. Una presa in carico globale dell’individuo come nuova frontiera della ricerca clinica. 

E’ proprio all’interno della più antica tradizione psicoanalitica che nascono le principali e più che mai attuali teorie criminologiche (…), confluendo in un approccio completo che unisce indagine intuitiva a concretezza materiale, aiutando analista e paziente a muoversi adeguatamente anche all’interno di percorsi difficili che implicano un rapporto esterno con le istituzioni, per la risoluzione di problematiche sempre più complesse e diffuse quali violenza di genere, bullismo e stalking.