Sul fondo del nostro inconscio, personale e archetipico, non vi sono virus o batteri, tutto ci appartiene e ci caratterizza, rendendo unico ed irripetibile il bagaglio di cui siamo portatori. L’antidoto per la sofferenza coincide proprio con ciò che più ci appare come un veleno: la nostra interiorità. Guardare dentro noi stessi e accettare ciò che vediamo equivale a rispettare e tutelare il benessere psichico. Rifiutare le immagini provenienti dal profondo dei sogni e dalle nostre immaginazioni genera, di converso, la malattia, attirando soltanto forze irrazionali negative. La nostra intenzionalità, dunque, farà, il più delle volte, la differenza.